Dragon Ball: ecco come fanno i namekkiani a sopravvivere con sola acqua secondo un esperto

Dragon Ball: ecco come fanno i namekkiani a sopravvivere con sola acqua secondo un esperto
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Il mondo di Dragon Ball è ricco di elementi al limite del fantasy, che però possono avere spiegazioni scientifiche ed esistenti anche nel mondo reale. Negli ultimi giorni, il sito ufficiale della serie ha sfruttato proprio la scienza per considerare alcune situazioni particolari.

Stavolta il sito ufficiale di Dragon Ball non ha interpellato solo uno, bensì due scienziati: oltre l'ormai volto noto Yudai Okuyama, è stato coinvolto anche Masayuki Kato, con i due che hanno discusso della biologia della razza verde. Dopo aver discusso qualche giorno fa della riproduzione dei namekkiani, si parla ora del modo in cui i namekkiani sopravvivono grazie alla sola acqua.

Secondo Okuyama, vista la loro biologia e la loro dieta basata solo sull'acqua, i namekkiani dovrebbero sopravvivere grazie alla fotosintesi, con una metodologia simile a quella delle piante. D'altronde, i namekkiani sono verdi. Kato rinvigorisce questa tesi sottolineando come su Namek non esista la notte grazie alla presenza di ben tre soli che ruotano intorno al pianeta, rendendo quindi sempre possibile l'approvvigionamento di energia.

Ci sono anche animali che contengono alghe particolari e con cui vivono in simbiosi, ottenendo da loro energia grazie alla fotosintesi. Il corallo è un esempio di queste specie di simbiosi, così come il Plakobranchus ocellatus, quest'ultimo molto simile proprio ai namekkiani. Cosa ne pensate di questa tesi su questo popolo di Dragon Ball?

Ai due scienziati piacerebbe in futuro esplorare ancora di più la vita su Namek, come il particolare albero chiamato Ajisa. Sempre Okuyama invece ha già esplorato la biologia di Cell e degli androidi.