Dragon Ball Super 67: il nuovo arco narrativo si apre con una terribile minaccia

Dragon Ball Super 67: il nuovo arco narrativo si apre con una terribile minaccia
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Il nuovo capitolo di Dragon Ball Super ha definitivamente concluso la saga del Prigioniero della Pattuglia Galattica, mostrando le conseguenze dell'ultimo scontro con Molo, e anche riunioni e festeggiamenti. Tuttavia Toriyama e Toyotaro hanno deciso di tornare immediatamente a toni più seri, con un ritorno alquanto inaspettato.

Come era emerso alcuni giorni fa dai primi spoiler del capitolo 67, il villain conosciuto come OG-73I, uno dei potenti sottoposti di Molo, sembrerebbe essere sopravvissuto al colpo di quest'ultimo. A confermare questa asserzione è prima di tutto una conversazione tra alcuni degli uomini di Saganbo e Jaco. Uno dei criminali chiede infatti al pattugliatore se hanno controllato che 73 fosse stato definitivamente distrutto, e alla risposta negativa di Jaco, si comprende immediatamente che questa disattenzione potrebbe rivelarsi più grave del previsto.

Proseguendo con la narrazione, scopriamo che il gruppo di criminali ha catturato 73 anni prima, e lo hanno reso incredibilmente abile insegnandogli molte tecniche, senza contare che teoricamente l'androide ha ancora i poteri di Merus e Molo. Poco dopo, in fondo ad un gigantesco cratere, viene inquadrata la testa dell'androide, che sembra riattivarsi, e nelle tavole conclusive Granolla entra in una specie di laboratorio dove scopre che sono stati realizzati dei cloni dell'androide, che si sta rigenerando in un'incubatrice.

Non sono ancora chiari gli obiettivi di Granolla, ma sicuramente sia lui che 73 ricopriranno un ruolo fondamentale in questo nuovo arco narrativo. Ricordiamo che il capitolo 67 ha anche chiarito il destino di Merus, e vi lasciamo alle entusiasmanti parole di Toyotaro riguardo la nuova saga.