Dragon Ball Z tra buddismo e taoismo: la reincarnazione di Kid Bu in Ub secondo Toriyama

Dragon Ball Z tra buddismo e taoismo: la reincarnazione di Kid Bu in Ub secondo Toriyama
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Non è certo un segreto che l'ideologia dietro molte scelte effettuate da Akira Toriyama durante la realizzazione di Dragon Ball, sia stata più o meno influenzata dalle dottrine buddiste. Lo stesso autore ha ammesso più volte di essersi ispirato ad elementi filosofici e tra i tanti, la reincarnazione di Kid Bu ne rappresenta l'esempio più lampante.

Dopo aver sconfitto l'ultima forma di Majin Bu con la Sfera Genkidama in Dragon Ball Z infatti, Goku fece la conoscenza di Ub, reincarnazione "buona" del demone dalla pelle viola. Come illustratoci in calce dall'utente Twitter Dark Padula però, la trasformazione ha delle fondamenta filosofico-religiose, e non è dunque una scelta dell'ultimo momento.

L'idea dovrebbe nascere dal pensiero buddista inerente la reincarnazione e la crescita dell'individuo, fasi che secondo la dottrina richiederebbero più vite prima di portare all'illuminazione. Un maestro, rappresentato da Goku, dovrebbe quindi riuscire a risvegliare il potere nascosto dell'individuo subito dopo la sua reincarnazione, qui rappresentata dalla morte di Kid Bu e la nascita di Ub. Questa teoria sembrerebbe essere confermata dalla capacità di Ub di utilizzare la nuvola d'oro (o Speedy, nel doppiaggio italiano), altro pensiero vicino alla dottrina taoista.

Akira Toriyama non è nuovo a questo tipo di citazioni, che possiamo ritrovare anche nella scelta di realizzare più divinità e di fondere il loro mondo con quello terrestre. Persino l'aura, o Ki, nasce come omaggio ad una dottrina filosofica.

E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere lasciando un commento nel riquadro sottostante! Per altri approfondimenti sulla serie invece, vi rimandiamo ai nostri articoli riguardanti la rivalità tra Goku e Vegeta e il ciclo vitale dei Saiyan.