E' morto Shozo Numa, fondatore di Shinchosha e scrittore

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Dal sito d/visual è arrivata la notizia della morte del fondatore della casa editrice giapponese Shinchosha e scrittore, Shozo Numa, notizia resa pubblica solo nella notte di ieri, dal momento che la morte dello scrittore è avvenuta a 82 anni il 30 novembre scorso.

Nella notte di ieri e' stato reso pubblico che il 30 novembre scorso e' morto all'eta' di 82 anni lo scrittore Tetsuo Amano. Questo nome probabilmente non dice molto ai nostri lettori: in realta' Amano aveva rivelato nel 1982 di essere il misterioso Shozo Numa, autore di "Yapoo il bestiamo umano", bestseller degli anni '70 trasposto in manga prima da Shotaro Ishinomori e poi da Tatsuya Egawa. Non esiste ancora un riconoscimento "ufficiale" del fatto che Amano e Numa siano la stessa persona, e si vocifera che autori diversi abbiano usato il medesimo pseudonimo negli anni. Amano e' comunque riconosciuto come l'autore delle opere piu' recenti pubblicate a nome di Numa e vari elementi sembrano confermare l'ipotesi che egli sia stato l'unico a utilizzare lo pseudonimo.

Amano, ex redattore della casa editrice Shinchosha, e' morto nella mattinata del 30 novembre nella sua casa di Tokyo, a causa dell'aggravarsi dei sintomi di una broncopolmonite.

L'edizione di "Yapoo il Bestiamo Umano" a cura di Tatsuya Egawa comprende una prima parte, che si completa con il volume 5, e una seconda di altri quattro volumi. d/books ha momentaneamente sospeso la pubblicazione in base all'affermazione dell'editore di Egawa che questi avrebbe completamente rivisto i volumi piu' recenti, e non e' ancora chiara l'influenza che la morte del presunto Numa avra' su questo progetto. Attualmente, il volume cinque e' gia' pronto ad andare in stampa da qualche mese.

Assieme a quella di un decesso fisico, arriva anche la notizia di una possibile morte "aziendale": il "Nikkei shinbun", autorevolissimo quotidiano economico giapponese, ha pubblicato una lista delle ditte giapponesi a maggior rischio di bancarotta, e tra queste figura anche GDH, la holding sviluppatasi dalla casa d'animazione Gonzo. Nato negli anni '90 da un gruppo di autori e produttori che gravitavano attorno a Gainax, Gonzo e' cresciuto come piccolo studio d'animazione di qualita', ma dal 1999 ha tentato una nuova strada nell'ambito della finanza dando vita a GDH. Sfruttando il boom dell'animazione giapponese, la societa' e' riuscita a raccogliere negli anni fondi che le hanno permesso di espandere le proprie attivita', ma la realta' del mercato si e' dimostrata molto piu' severa del previsto e dal 2006 le sue azioni, che si aggiravano sul valore di 600.000 yen (circa 5000 euro l'una) sono precipitate, aggirandosi negli ultimi mesi attorno a 7000 yen (poco piu' di 50 euro) e lasciando la ditta in stato di insolvenza a giugno di quest'anno. A settembre un investitore esterno ha acquisito il pacchetto di maggioranza, ma proprio ieri e' stato annunciato un piano di ridurre il personale del 25% e di cedere le attivita' non connesse direttamente con la produzione di cartoni animati e videogame.