Evangelion 3.0 + 1.0: le difficoltà incontrate da Anno raccontate in un documentario

Evangelion 3.0 + 1.0: le difficoltà incontrate da Anno raccontate in un documentario
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Evangelion 3.0 + 1.0 è finalmente giunto nelle sale dei cinema giapponesi tuttavia il processo che ha portato alla sua produzione è stato diverse volte motivo di sofferenza per il regista. Ecco quali sono state le sue dichiarazioni nel documentario della NHK.

Numerosi fan esaltano il capolavoro di Hideaki Anno che recentemente ha pubblicato la sua ultima opera, conclusiva del progetto Rebuild of Evangelion. A confermare il successo del lungometraggio vi sono gli incassi di Evangelion 3.0 + 1.0 i quali hanno superato del 150% quelli del film precedente, tuttavia per il suo autore non è stato semplice raggiungere questo traguardo.

Molti dei problemi da egli affrontati riguardavano la sceneggiatura che agli occhi del maestro continuava a sembrare insufficiente ed a causa di ciò nel 2019 le scadenze vennero a malapena rispettate. Nel documentario inoltre il regista rivela i suoi sentimenti sulla serie TV Neon Genesis Evangelion in cui l'uomo, nel 1995, aveva riversato tutto il proprio impegno. Alla pubblicazione della stessa tuttavia in rete nacquero terribili discussioni che fecero perdere all'autore la voglia di produrre nuovi anime, una di esse s'intitolava "Il miglior modo per uccidere Anno". In seguito vengono ricordate due occasioni nelle quali il maestro pensò di suicidarsi ed a salvalo dall'agire in tal senso vi fu unicamente il pensiero di voler perdere la vita "in un modo che non fosse doloroso".

Viene inoltre approfondito il lungo processo di creazione dell'intera tetralogia iniziata nel 2007 e che in seguito all'uscita del terzo film nel 2012 andò in contro ad una lunga produzione che scaturì in un burnout del regista superato in seguito grazie al supporto della moglie.

Più volte Anno ha creduto di non farcela, ma grazie alla volontà di terminare ciò che aveva iniziato per se e per il proprio pubblico è infine riuscito a concludere la propria opera, oggi omaggiata da numerosi appassionati come accaduto nel caso di un cuoco che ha saputo trasformare dei dolci negli Angeli di Evangelion.