Evangelion: il regista si è rivolto a uno psichiatra per affrontare la fine dell'opera

Evangelion: il regista si è rivolto a uno psichiatra per affrontare la fine dell'opera
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Affrontare la fine di un'opera non è mai facile. Se taluni trovano modi per proseguire con dei sequel, altri come Hajime Isayama di L'Attacco dei Giganti sognano una vita normale. Altri ancora, invece, reagiscono come se avessero perso un figlio.

Questo è il caso di Hideaki Anno, il regista di Neon Genesis Evangelion. In un recente estratto di un'intervista pubblicato in rete viene infatti sottolineato quanto il sensei abbia sofferto per la fine della sua opera, datata 27 marzo 1996.

La fine della serie anime televisiva di Evangelion ha fatto crollare Anno, il quale si è dovuto rivolgere a uno specialista. Il director si aspettava di dover affrontare la terapia della parola, e dunque di sostenere una conversazione con uno psicologo, ma così non è stato. Ad Anno sono infatti stati prescritti dei medicinali, una cura forse troppo frettolosa che ha lasciato basito il creatore di Evangelion. Oltre a ciò, il regista ha dichiarato di non aver mai avuto l'opportunità di sposarsi e che a un certo punto della sua vita ha desiderato fortemente di avere un figlio.

Sono forse questi i motivi che hanno spinto alla produzione della Rebuild of Evangelion, la tetralogia di film che di recente si è conclusa con l'arrivo di Evangelion 3.0+1.01 Thrice Upon a Time. Questa volta riuscirà Hideaki Annoa reagire positivamente alla conclusione della sua creatura?