Facebook, implementato un alert pop-up per tutti gli utenti che cercano la parola "loli"
I controlli sui contenuti dei social network stanno diventando sempre più severi, al fine di evitare il caricamento di contenuti illegali o comunque non adatti a tutti. Facebook ha recentemente implementato un pop-up che, una volta digitata la parola "loli" nella barra di ricerca, avvisa l'utente che tale termine può essere associato ad abusi.
Dopo il programma di protezione degli account Facebook Protect, che ha esordito lo scorso dicembre sul social network di Mark Zuckerberg, ecco ora un nuovo pop-up di protezione sui contenuti cercati dagli utenti. La parola "loli", perlopiù utilizzata per indicare le ragazze con fattezze molto infantili degli anime giapponesi, verrà rilevata da Facebook come possibile ricerca su contenuti legati ad abusi su minori.
Il messaggio che compare nel pop-up cercando la parola "loli", come possiamo vedere nell'immagine in calce alla notizia, è il seguente: "Riteniamo che la tua ricerca possa essere associata ad abusi su minori. Gli abusi su minori o la visualizzazione di immagini o video di minori a sfondo sessuale possono comportare una pena di reclusione e altre gravi conseguenze personali. Lo sfruttamento sessuale di minori provoca danni gravi ai minori. La ricerca e la visualizzazione di materiale offensivo e di sfruttamento aggrava questi danni. Esistono organizzazioni che possono fornire aiuto e supporto nel caso in cui tu abbia pensieri sessuali di questo tipo. Se noti attività analoghe su Facebook, invia una segnalazione a noi e alle forze dell'ordine. Se ti è capitato di essere vittima di questi abusi in passato, prendi in considerazione la possibilità di contattare una linea di assistenza, un amico o un adulto di cui ti fidi per sostegno."
Un messaggio di supporto per chiunque possa aver avuto pensieri di abuso su minori associato alla ricerca della parola "loli". Esso è inoltre seguito da due bottoni, con scritto rispettivamente "Scopri come inviare una segnalazione" e "Ricevi assistenza e supporto". Cliccando il primo, compare l'iter da seguire in caso di visione di contenuti di abuso su minori su Facebook, mentre cliccando sul secondo vengono forniti diversi link a cui rivolgersi per avere un aiuto concreto riguardo ai pensieri di abuso su minori che l'utente può aver avuto.
Sembra un po' eccessivo associare la ricerca della parola "loli", peraltro non così fraintendibile in quanto legata solo a contenuti anime, agli abusi sui minori. Facebook cerca comunque di essere un luogo sempre più sicuro per ogni utente, mettendo a disposizione anche serivizi di supporto psicologico.
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