Un fan mostra la progressione artistica di Naruto, Bleach e ONE PIECE

Un fan mostra la progressione artistica di Naruto, Bleach e ONE PIECE
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Naruto, Bleach e ONE PIECE hanno lasciato un segno indelebile per quanto riguarda il genere shonen, riuscendo ad appassionare milioni di fan in tutto il mondo attraverso le loro storie, condite da personaggi carismatici e divertenti. Ma qual è stata la loro progressione artistica durante il periodo di serializzazione?

E' frequente vedere nell'industria del manga e, più in generale nella carriera di un autore, un evoluzione percepibile nell'approccio artistico, sia riguardante il tratto che va a definire i personaggi e le ambientazioni, sia per ciò che concerne l'elaborazione narrativa, che talvolta muta in qualcosa di differente rispetto all'idea iniziale scelta dal creatore dell'opera.

Nei tre shonen succitati l'aspetto grafico subisce delle notevoli variazioni. Naruto è partito da uno stile semplice ma allo stesso tempo caratteristico ed efficace, virando successivamente, nella seconda parte dell'opera, verso linee più spigolose e squadrate, dando vita a un character design più adulto che ha riscosso un buon successo soprattutto per gli ultimi design osservati nell'opera.

ONE PIECE, invece, era forse lo shonen con lo stile più atipico in circolazione. Eiichiro Oda ha iniziato definendo i propri personaggi con linee morbide e tondeggianti, che conferivano all'opera un appeal tutto suo. Non a tutti piacque questa scelta, e nel corso del manga l'autore ha cambiato approccio, anche per rappresentare la crescita dei personaggi, spostandosi su un character design più definito e dai contorni netti. Nonostante questa scelta abbia fatto la felicità di molti, ciò che si è perduto dello stile orgnale è sicuramente la pulizia delle tavole e delle inquadrature, ormai affollate di dialoghi e balloon rispetto agli inizi.

Il discorso è differente per il manga di Tite Kubo. Bleach inizialmente sfoggiava un tratto discreto, e man mano che l'opera andava avanti il character design di Kubo cominciava a distinguersi per bellezza e originalità. Tutti i personaggi erano unici nel loro concept, e nonostante l'autore non prestasse molta attenzione alla cura degli sfondi, i suoi sforzi si riversavano nei momenti chiave del manga, che illustrava spesso in maniera sontuosa.

Ancora oggi è considerato uno dei migliori in circolazione, e speriamo che in futuro potremo nuovamente apprezzare il suo estro artistico in un ipotetico nuovo progetto.

Kishimoto si sta dedicando a Samurai 8, mentre Oda continua la sua cavalcata su Shonen Jump con il capitolo 948.