Ghost in the Shell: il nuovo anime originale Netflix divide i fan

Ghost in the Shell: il nuovo anime originale Netflix divide i fan
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Il 1995 fu un anno fondamentale per quanto riguarda l'animazione giapponese. In quell'anno venivano distribuiti capolavori immortali come Neon Genesis Evangelion e Ghost in the Shell, i quali avrebbero cambiato per sempre il genere Mecha e Sci-Fi andando di fatto a creare nuovi standard di riferimento per le opere successive.

In questi giorni il mondo di Ghost in The Shell ha visto ampliarsi ulteriormente attraverso la pubblicazione di una nuova stagione animata da parte di Netflix. Ghost in the Shell SAC_2045 è il nuovo anime ispirato all'opera originale di Masamune Shirow, diretto da Kenji Kamimiya (Ghost in the Shell: Stand Alone Complex) e Shinji Aramaki (Appleseed) che riprende le vidende del maggiore Motoko Kusanagi.

L'adattamento animato ha ricevuto molte critiche per l'uso integrale della computer grafica giudicata poco realistica e l'utilizzo di animazioni poco espressive che non rendono omaggio ai personaggi della serie originale. Su questo punto si è acceso il dibattito che ha diviso la fanbase fra chi le reputava all'altezza e chi no. In calce alla notizia trovate alcuni dei commenti discordanti e i punti critici su cui più si sono focalizzati i fan.

Cosa ne pensate voi sulla questione CGI, siete a favore oppure no dell'uso nella serie o negli anime in generale? Sapevate che il padre spirituale di Ghost in the Shell del 1995 Mamoru Oshii ha criticato Netflix e i servizi di streaming? Se volete sapere cosa ne pensiamo della nuova serie animata, qui trovate le nostre prime impressioni su Ghost in the Shell_2045.