Gundam: quando gli anime e i manga diventano realtà

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Dal sito della casa editrice modenese Panini Comics è apparso un articolo riguardante una statua in scala 1:1 del Gundam RX-78 (quello che possiamo vedere nella prima serie animata del Mobile Suit per intenderci) che è stata realizzata per festeggiare i 30 anni della famosissima saga di Gundam, che ha visto la realizzazione di manga, serie animate, romanzi, OAV e film cinematografici. La statua verrà esposta alla Piazza del Sole sull'isola di Obaida, in Giappone, dall' 11 luglio al 31 agosto e addirittura, anche se in maniera limitata, potrà muoversi!!!

Qualcosa di suggestivo...Incredibile ma vero!

Sogno e realtà hanno da sempre rappresentato, nella storia dell'uomo, la potenza e l'atto del progresso sociale, tecnologico e scientifico della nostra specie.
Sul finire del XIX secolo, Jules Verne sognò nei suoi romanzi numerose scoperte scientifiche che per l'epoca erano considerate mera fantasia, e che nondimeno di lì a qualche decennio trovarono piena e rigorosa realizzazione, fondando in maniera inappellabile proprio su quel metodo scientifico che fino a cinquant'anni prima le aveva categoricamente escluse.
La letteratura contemporanea fa oggi altrettanto immaginando navi spaziali capaci di viaggiare a velocità luminare o robot da combattimento, ma chi può dire che da qui a qualche decennio anche questi "sogni" del nostro immaginifico non troveranno piena realizzazione?
In fin dei conti non è un mistero che la robotica in Giappone sia a oggi avanti di diversi anni rispetto alle nostre conoscenze. Cani meccanici che fanno le feste, androidi che automaticamente sono capaci di rinoscere le asperità dell'ambiente attorno a loro e di salire una rampa di scale, robot che giocano a calcio e simulano altre prestazioni fisiche.
Se da una parte i Ministeri della Difesa di mezzo mondo investono ingenti somme di denaro nella robotica e nello sviluppo di walker suit da combattimento, anche Hollywood ci ha più di una volta dimostrato che la fantascienza e la realtà non sono più così distanti quando si riesce a realizzare dinosauri meccanici alti diversi metri, comandabili a distanza e i cui movimenti sono regolati da pistoni idraulici di migliaia di cavalli vapore.
In Giappone in questi giorni è stata portata a compimento la costruzione di una replica in scala 1:1 del Gundam modello RX-78-2, alta ben 18 metri e realizzata per commemorare il trentennale della serie ideata da Yoshiyuki Tomino!
La statua verrà esposta nella Piazza del Sole sull'isola di Obaida, dall'11 luglio al 31 agosto, e conterrà alcuni meccanismi in grado di consentire alcuni movimenti, l'illuminazione in più punti e la simulazione di effetti sonori e fumogeni.
Forse non siamo ancora a livelli tali da poter vedere questi Gundam all'opera a qualche metro dal balcone di casa nostra, magari mentre ristrutturano un palazzo, o spengono un incendio, ma sicuramente è parecchio suggestivo camminare per le strade vedendo svettare sulle proprie teste un mostro meccanico di queste dimensioni, l'eroe che possibilmente da ragazzini si è ammirato combattere nello spazio e sperato un giorno di pilotare.
In fondo, chi mai avrebbe supposto nel 1870 leggendo il buon Verne, che nel 1958 un sottomarino dal nome Nautilus, gioiello a propulsione nucleare della marina americana, sarebbe effettivamente stato in grado di eguagliare le mirabolanti azioni del Capitano Nemo?

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