Il numero 705 di The Mighty Thor ha messo in scena l'estremo sacrifico di un Dio

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Sin dall'annuncio del Marvel Legacy, la Marvel Comics ci ha tristemente promesso che la morte di Jane Foster sarebbe avvenuta tra le pagine di Mighty Thor di Jason Aaron e Russell Dauterman. Ora, in The Mighty Thor #705 la Marvel Comics ha mantenuto la promessa.

Sin dalla prima volta che Jane Foster ha sollevato Mjolnir, sapeva bene che così facendo sarebbe andata incontro alla sua morte. A Jane è stato diagnosticato un cancro che ha richiesto la chemioterapia, ma ogni volta che si è trasformata nel suo alter ego Asgardiano ha annullato gli effetti del trattamento sul suo corpo, rendendo la sua forma umana sempre più malata. Per mesi, i pochi abbastanza vicini a Jane da sapere che lei fosse Thor hanno cercato di convincerla a deporre il martello, almeno per un periodo, e a permettere alla sua forma umana di guarire.

Jane li ha ignorati, ma più recentemente il suo cancro ha raggiunto un punto critico, tanto che il Dottor Strange l'ha avvertita che se si fosse trasformata in Thor anche solo un'altra volta sarebbe morta. Non volendo rinunciare alla lotta per la sua vita, Jane finalmente ha acconsentito a mettere giù il martello e passare un po' di tempo a cercare aiuto in un ospedale. Allo stesso tempo, il mostro scatenato conosciuto come Mangog ha fatto ritorno. Il Mangog è la personificazione fisica di un'intera società di persone che sono state spazzate via dalle azioni di Odino. Lo scopo di Mangog, il suo unico motore, è uccidere tutti gli Asgardiani. Il primo Asgardiano a cadere nella sua ricerca è stato War Thor, Volstagg, che ora si aggrappa a malapena alla vita. Il Mangog si è poi diretto verso Asgardia e ha cominciato a distruggere la città, colpendo anche Odino, Frejya e Odinson.

Sebbene abbiano cercato di tenere Jane ignara della lotta in corso, alla fine quest'ultima ha sentito per caso l'agente dello SHIELD, Roz Solomon, parlarne. Con ciò, ha preso la decisione di essere un dio degno di devozione. Ha chiamato Mjolnir e si trasformata in Thor. Ciò che ne è seguito è stata una brutale battaglia contro il Mangog, con Thor che ha fatto del suo meglio per tenere il mostro distratto mentre gli Asgardiani fuggivano da Asgardia. Il piano stava funzionando, ma non poteva uccidere la bestia da sola o anche con l'aiuto dell'Odinson. Nell'ultimo sacrificio, Thor ha imprigionato il Mangog con le stesse corde che imprigionavano il Lupo Fenris, ha legato le corde a Mjolnir e lo ha infine scagliato nel sole. Senza Mjolnir, Thor sapeva che sarebbe stata solo questione di secondi prima che tornasse a essere Jane Foster. Ha usato quel poco tempo che le era rimasto per condividere un ultimo bacio con l'Odinson.

La distruzione di Asgardia ha spedito i due sulla luna della Terra, dove gli altri Asgardiani stavano aspettando la fine della battaglia e, come visionabile in calce alla notizia, la morte è infine giunta per Thor. Ora resta solo da leggere il capitolo finale della storia di Jane Foster, che sarà raccontato in The Mighty Thor #706 ad Aprile.

L'Odinson recupererà Mjolnir in Thor #1 a Maggio.

Il numero 705 di The Mighty Thor ha messo in scena l'estremo sacrifico di un Dio