Industria anime, parla il regista Taiki Nishimura: "Abusi e stress, serve cambiamento"

Industria anime, parla il regista Taiki Nishimura: 'Abusi e stress, serve cambiamento'
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Nell'ultimo anno, l'industria degli anime ha registrato un accrescimento dell'interesse generale del 33%, numeri da capogiro che continuano a rendere quello dell'animazione uno dei settori più prolifici e apprezzati al mondo. Tuttavia, la situazione non sembra essere cambiata per doppiatori, animatori e registi, almeno stando alle ultime dichiarazioni di Taiki Nishimura.

Per chi non lo conoscesse, ricordiamo che Taiki Nishimura è stato regista di Mobile Suit Gundam Seed, Yu-Gi-Oh! Sevens, School Rumble e Tsusgumomo, e si batte in difesa di animatori, doppiatori e altri dipendenti dei grandi studi di animazione da anni. Nonostante la crescita registrata nel settore, infatti, gli stipendi rimangono tristemente bassi, ed è sempre più difficile guadagnarsi da vivere con questa professione.

"Quando ho spiegato ai miei avvocati che per svolgere questa professione non era nemmeno necessario un contratto, sono rimasti tutti sorpresi", ha dichiarato il director. "Ogni giorno faccio del mio meglio per raddrizzare quest'industria piena di abusi di potere e molestie sessuali, e ogni giorno sono più vicino a perdere il lavoro [sorride]. Vorrei che la situazione migliorasse, e spero che la Directors Guild of Japan possa aiutarci". Il regista ha sempre chiesto agli animatori di non accettare soprusi di alcun genere, e il suo tweet non è che l'ennesimo tentativo di attirare l'attenzione verso un problema ignorato fin troppo a lungo.

Nishimura è parte della Directors Guild of Japan, un'organizzazione sindacale che ormai da ottant'anni si batte in difesa dei diritti di animatori e registi giapponesi. Qualche hanno fa il director aveva dichiarato che il suo stipendio da regista era pari a €730 al mese, una cifra irrisoria ma comunque più alta di quella degli altri dipendenti dello studio di animazione in cui lavorava. L'industria deve assolutamente cambiare, e la speranza è che il messaggio del director arrivi forte e chiaro.