Kodansha batte in tribunale un noto sito pirata ottenendo un risarcimento

Kodansha batte in tribunale un noto sito pirata ottenendo un risarcimento
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La lotta alla pirateria continua per le case editrici giapponesi. Negli anni diverse sono state le iniziative per bloccare o perlomeno limitare il fenomeno. Alcune redazioni, come quella Shueisha, hanno dato vita a piattaforme gratuite come MangaPlus, altre hanno lanciato campagne contro la pirateria e denunciando i responsabili.

Alcuni anni fa erano stati arrestati i tre amministratori del noto sito pirata Haruka Yume no Ato, sito giapponese che ottenne un grosso guadagno dalla distribuzione di materiale coperto da copyright, tra cui riviste e tankobon di manga.

La corte del distretto di Osaka ha approvato la richiesta della casa editrice Kodansha per il risarcimento di 160 milioni di yen (circa 1,4 milioni di euro) contro i tre amministratori del sito. Il giudizio è arrivato lo scorso martedì 19 novembre, che ha constatato la colpevolezza per violazione di diritto d'autore del trio. Il processo aveva già avuto un riscontro positivo per la casa editrice a gennaio, ma gli amministratori avevano fatto ricorso, vedendoselo negato il primo novembre.

Nel caso in questione, le case editrici Kadokawa, Kodansha, Shueisha, Shogakukan, Square Enix e Hakusensha lavorarono congiuntamente per portare alla giustizia i colpevoli. Il trio è stato condannato anche alla detenzione per un totale di quasi 9 anni.