Kyoto Animation si esprime in seguito all'arresto del sospettato

Kyoto Animation si esprime in seguito all'arresto del sospettato
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Dopo circa 10 mesi di attesa, la polizia giapponese ha finalmente arrestato il sospettato responsabile per aver appiccato il fuoco al primo edificio della Kyoto Animation, causando la morte di 36 persone. Shinji Aoba, 41 anni, è stato preso in custodia dopo aver trascorso gli ultimi mesi in ospedale.

A seguito dell'arresto di Aoba, la Kyoto Animation ha dichiarato di non avere alcun commento in merito. Ciò che conta per lo studio è la riabilitazione dei propri dipendenti, un anno dopo quel tragico evento:

"Per quanto riguarda l'accusato, non abbiamo ulteriori commenti. Tutto ciò che conta sono le sue azioni e i loro risultati. Indipendentemente da come possa provare a scusare le sue azioni o di quale rimorso possa parlare dopo il fatto, i nostri amici - le cui vite sono state prese - non torneranno, né aiuteranno alla guarigione i feriti. Le famiglie e gli amici in lutto ora devono affrontare una realtà permanentemente cambiata, come dobbiamo noi alla Kyoto Animation.

Come azienda, siamo ovviamente d'accordo con i pubblici ministeri, che perseguono la massima colpa consentita dalla legge".

La sentenza a cui andrà incontro Aoba sarà fortemente influenzata dalla sua condizione psicologica al momento dell'atto. Il Giappone consente la pena capitale, tuttavia sono necessarie diverse prove schiaccianti per arrivare a una simile sentenza.

Nel 2019 tre persone sono state giustiziate, dopo aver ricevuto la condanna a morte per aver commesso omicidi multipli. Per ora, Aoba è in attesa di ricevere le accuse ufficiali, successivamente potrà avere inizio il processo contro di lui.

Kyoto Animation necessiterà di diverso tempo prima di tornare a pieno regime. Weekly Shonen Jump è in cerca del prossimo fenomeno editoriale.