I manga hanno contribuito alla scienza? Lo conferma il premio Nobel, Koichi Tanaka

I manga hanno contribuito alla scienza? Lo conferma il premio Nobel, Koichi Tanaka
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A volte, la cultura influenza in maniera indelebile anche i settori più disparati. Non c'è da stupirsi, dunque, se Koichi Tanaka, vincitore del premio Nobel per la Chimica nel 2002, abbia affermato che i manga sono stati fondamentali nell'evoluzione e nello sviluppo della scienza in Giappone.

Il Sol Levante è un Paese di grande cultura oltre che di gran cuore, come hanno dimostrato gli ultimi avvenimenti riguardo la Kyoto Animation. Un popolo che ha fatto della propria letteratura cartacea, anche a suon di fumetti, un'intera scuola, un'importantissima fiera d'erudizione sui più disparati campi. Ci sarà un motivo, dunque, se in occasione di un'intervista sulle difficoltà delle ricerche in Giappone, persino uno scienziato del calibro di Koichi Tanaka abbia ribadito l'importanza dei manga nella società nipponica. Il premio Nobel per la chimica, infatti, afferma quanto segue:

"Penso che i manga abbiano alimentato la scienza in Giappone. Gli anime, gli ukiyoe [un tipo di stampa artistica molto in voga nel Sol Levante] e le caricature hanno più di 800 anni di storia. Noi [scienziati] trasformiamo i fenomeni in modelli, per poi condividerle agli altri tramite le immagini. Il Giappone, questa cosa, la fa da tantissimi anni."

E voi, invece, cosa ne pensate delle parole di Tanaka? Fatecelo sapere con un commento nell'apposito riquadro riservato qua sotto. Ma a proposito dell'industria dell'animazione, sapevate che il 30% degli studi è in rosso?