Manga, Manhwa e Manhua: tutte le principali differenze tra i fumetti orientali

Manga, Manhwa e Manhua: tutte le principali differenze tra i fumetti orientali
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Negli ultimi decenni il successo dei manga è cresciuto esponenzialmente, trainando con sé anche un’altra parte del mercato dei fumetti orientali, seppur esterna alle coste del Giappone, come i manhwa coreani, e i manhua cinesi. Ma quali sono le principali differenze tra questi tre tipi di fumetti orientali? Vediamole nel dettaglio.

Spesso, vista anche la somiglianza tra le diverse produzioni orientali dei fumetti, si tende erroneamente a collocare le origini di questi media al Giappone. In realtà ci sono importanti aspetti culturali alla base di queste differenze. Partiamo dai termini manga e manhwa, che derivano entrambi dal cinese manhua, vale a dire “disegni improvvisati”. Inizialmente la parola manhua veniva usata sia in Cina, che in Giappone e in Corea, per definire genericamente i fumetti. Al giorno d’oggi si preferisce riferirsi con i rispettivi nomi visti all’inizio, e anche per designare gli autori si utilizzano mangaka in Giappone, manhwaga in Corea, e manhuajia in Cina.

Considerate queste origini etimologiche condivise, e la vicinanza tra i paesi, è naturale anche il fatto che in determinati momenti storici queste tre forme di arte si siano influenzate tra loro. Tuttavia, secondo molti appassionati di manga, le origini del fumetto giapponese risalirebbero al Chouju-jinbutsu-giga, pergamene ritraenti animali antropomorfizzati, risalenti al XII-XIII secolo. Altri invece fanno coincidere la nascita dei manga come li conosciamo oggi con la produzione di Osamu Tezuka, il dio dei manga creatore di Astro Boy, de La Fenice e di tantissime altre opere straordinarie.

Va sottolineato anche come, durante l’occupazione americana del Giappone, dal 1945 al 1952, gli americani portarono con loro fumetti europei e statunitensi, che esercitarono non poca influenza sullo stile narrativo e sulla creatività dei mangaka. Anche i manhwa hanno subito grande influenza dall’occupazione giapponese dalla Corea (1910-1945), dai manga importati dai soldati e dalla loro cultura. Diventati popolari nel corso degli anni ’50, i manhwa affrontarono un pesante declino nel decennio successivo a causa delle rigide leggi sulla censura, per poi tornare popolari solo negli ultimi anni grazie alla diffusione dei webtoon.

L’origine dei manhua si ritrova invece in Cina, a Taiwan e ad Hong Kong, e si fa risalire alla prima metà del XX secolo, grazie all’introduzione del processo di stampa litografica. Molti manhwa venivano usati per veicolare idee politiche, con storie relative all’occupazione giapponese di Hong Kong ad esempio. Come i manhwa, anche in manhua subirono pesanti censure dopo la rivoluzione cinese del 1949, e si ripresero grazie all’autopubblicazione dei manhuajia su social o piattaforme come QQ Comic.

Come i manga, che presentano delle categorie come shonen, shojo, seinen, anche i manhwa e i manhua si dividono in albi indirizzati verso uno specifico tipo di pubblico. I manga e i manhua si leggono allo stesso modo, da destra verso sinistra, e dall’altro verso il basso, mentre i manhwa hanno una modalità di lettura occidentale, e si costruiscono spesso tenendo conto della verticalità delle tavole, così da rendere più rapida e fluida la lettura tramite app e siti dove vengono pubblicati i webtoon.

I manga vengono pubblicati, sia in digitale che in volumi cartacei, in bianco e nero, e in rare occasioni contengono tavole a colori, mentre i manhwa e i manhua digitali tendono ad essere a colori. I manga, grazie all’influenza dello stile di Tezuka, sono contraddistinti da personaggi con espressioni accentuate e occhi molto grandi, mentre la maggior parte di manhwa e manhua rispettano proporzioni più realistiche. Ultima differenza sostanziale, che cambia l’esperienza di lettura, è la presenza di estratti musicali o di suoni nei manhwa digitali, elemento interessante che magari in futuro potrebbe arrivare anche per i manga.

Eravate a conoscenza di queste differenze tra manga, manhwa e manhua? Fatecelo sapere nei commenti. Per concludere, vi lasciamo ad una nuova legge che sta spaventando molti creatori e mangaka.