Il mercato dei manga si ferma nel 2022: i dati dal Giappone preoccupano la carta stampata

Il mercato dei manga si ferma nel 2022: i dati dal Giappone preoccupano la carta stampata
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Come sono andati i manga nel 2022? In Giappone questi costituiscono una parte importante non soltanto dell'industria editoriale, ma di quella dell'intero paese, essendo anche un modo per esportare la propria cultura e applicare quindi soft power. Ecco i dati rivelati per il settore, diviso sempre di più tra fisico e digitale.

C'è una nuova crescita nel mercato dei manga, avvenuta quindi per il quinto anno consecutivo. Tuttavia, stavolta la crescita è stata estremamente risicata: invece dei solidi 3-4-5 punti percentuali, stavolta si tratta di appena lo 0,2%, certificando quindi una fase di stasi. Nonostante ciò, i manga conquistano sempre più porzioni dell'industria editoriale giapponese, passando dal 40,3% al 41,5% del mercato domestico.

Invece c'è stata una forte contrazione per il mercato fisico dei manga: ben il 15% in meno, passando dai 208 miliardi di yen del 2020 e 2021 ai 175 miliardi attuali. Lo stesso declino colpisce il mercato delle riviste di manga, ormai in una spirale discendente da un decennio, che segna un altro -3,76% rispetto allo scorso anno. In sostanza, il mercato fisico sta peggiorando sempre di più, mentre viene lasciato più spazio al digitale: questo viene stimato in crescita di circa il 10%. Con questi numeri, secondo le proiezioni, il mercato digitale dei manga occupa il 66% dell'industria, conquistandosi un altro 6% di spazio rispetto al 2021.

Ormai quindi il digitale è inarrestabile, mentre è destinato a decadere sempre di più l'utilizzo di riviste di manga e tankobon cartacei, anche se sembra difficile una loro completa sparizione nei prossimi anni. Un segnale sembra arrivare anche dalla popolarità dei webtoon, sempre più in voga. All'estero i manga continuano ad andare forte, specie in Francia.