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Due delle serie più apprezzate degli ultimi anni, e due delle gemme presenti nel repertorio di Weekly Shonen Jump, My Hero Academia e Black Clover appartengono entrambi alla categoria shonen, ma hanno ottenuto un enorme successo grazie a differenti elementi che le caratterizzano, soprattutto per quanto riguarda la componente narrativa.
Da una parte troviamo il timido Izuku Midoriya, che al fianco dei suoi compagni del liceo Yuei, ha come sogno quello di diventare un grande Pro Hero, mentre dall'altra vediamo Asta viaggiare, in un mondo pervaso dalla magia, con un unico obiettivo, ottenere il titolo di Imperatore Magico.
Analizzando i protagonisti non possiamo fare a meno di notare delle somiglianze, ma gli autori, rispettivamente Kohei Horikoshi per My Hero Academia e Yuki Tabata per Black Clover, hanno inserito questi personaggi in delle trame profondamente diverse.
Il segreto del successo di queste due serie è stato spiegato in un articolo di Real Sound, riportato in parte nel post condiviso da @shibuyasmash su Twitter, che trovate in calce. Se My Hero Academia si allontana dai classici cliché degli shonen, Black Clover li rende parte integrante dello sviluppo stesso della trama. Siete d'accordo con quanto affermato? O pensate che il successo di queste due serie si trovi in altri elementi narrativi? Fatecelo sapere con un commento qui sotto.
Ricordiamo che domenica 23 agosto verrà pubblicato il capitolo 281 di My Hero Academia, e vi lasciamo agli sconcertanti eventi del capitolo 260 di Black Clover.
Real Sound published a piece by Hotaka Sugimoto on the differences between My Hero Academia & Black Clover-- their conclusion is when it comes to common tropes Black Clover sticks to them while My Hero Academia deviates from them, both in good ways.https://t.co/WNK85U6eB3
— シブヤスマッシュ ☀️ (@shibuyasmash) August 11, 2020
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