Naruto: tutte le forme del protagonista apparse nel manga e nel sequel

Naruto Uzumaki, partito come un semplice ninja, è diventato uno dei personaggi più forti mai apparsi nel mondo creato da Masashi Kishimoto. Grazie alla sua discendenza, al possesso del chakra della Volpe a Nove Code e alla padronanza del chakra naturale, si è presentato in diverse modalità. Ecco tutte le forme usate da Naruto nel manga.

La prima è stata introdotta nell'arco narrativo di Zabuza e Haku, col ragazzo che fece uso per la prima volta del chakra della Volpe a Nove Code, ammantandosi di un velo rosso che accentuò i canini e lo rese più selvaggio. Questa forma subì un'evoluzione durante la prima battaglia con Sasuke Uchiha alla Valle dell'Epliogo: Naruto infatti sfruttò il potere del cercoterio con la prima coda.

Superato il timeskip ed entrati nella fase Naruto Shippuden, abbiamo visto Naruto usare sia il manto a tre code, che lo lasciava ancora in una forma umana seppur difficile da controllare, a quella a quattro code che lo rese un ammasso di chakra e sangue. Raggiunte le sei code, alla forma si aggiunse anche un apparato scheletrico mentre a otto code quello muscolare e una massa corporea enorme.

La fase successiva del controllo del chakra della Volpe a Nove Code portò Naruto a ottenere un chakra giallo che lo avvolge completamente. Nella seconda fase, questa trasformazione aggiunge un mantello, mentre nella terza si crea una replica gialla della Volpe a Nove Code. La penultima trasformazione di Naruto in elenco è la modalità Eremitica, che aggiunge delle vistose occhiaie rosse e modifica le pupille del protagonista. Infine, l'ultima forma vista nel manga originale di Naruto è la versione Eremita dei Sei Sentieri, che vede il ragazzo ottenere anche le sfere tipiche della vecchia leggenda ninja e delle modifiche nel design del mantello giallo.

Direttamente da Boruto: Naruto Next Generations, invece abbiamo assistito all'utilizzo della Baryon Mode da parte di Naruto, che modifica ancora una volta il suo manto e gli dona dei tratti ancora più volpeschi.