Naruto: il romanzo Sasuke Shinden ha menzionato uno dei più amati antagonisti del brand

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Sono trascorsi quasi vent’anni dall’esordio di Naruto, che durante questo interminabile lasso di tempo è divenuto il ninja più famoso della storia. I componenti della Squadra 7 non sono però gli unici ad aver conquistato un posto speciale nei cuori dei fan, in quanto anche alcuni storici nemici di Naruto sono ancora molto amati.

Nonostante l’anime e il manga di Naruto si siano ormai conclusi da tempo, il franchise creato dal sensei Kishimoto è ancora molto vivo, e addirittura continua ad espandersi a vista d’occhio: non solo lo Studio Pierrot ha realizzato la trasposizione animata del suo sequel ufficiale, ma la casa editrice Shueisha continua a pubblicare svariati romanzi sui principali protagonisti della saga. Uno di questi è il cosiddetto “Sasuke Shinden”, che a quanto pare include un importante riferimento all’indimenticabile personaggio di Haku.

Grazie all’utente Reddit Organic Dinosaur, vi proponiamo di seguito un parziale (ma intenso) resoconto degli eventi narrati nel capitolo in cui viene appunto menzionato lo sfortunato ninja in possesso di una rara e straordinaria Abilità Innata: l’Arte del Ghiaccio.

Il romanzo si apre a bordo di un treno diretto al Villaggio della Foglia e su cui viaggia Konohamaru Sarutobi. Il ninja sta infatti tornando a casa, dopo aver effettuato una preziosa consegna all’attuale Kazekage, Gaara. Sebbene il maestro ricordi sempre ai suoi allievi di rimanere vigili per tutta la durata di una missione, Konohamaru riesce ormai a pensare solo alla cena e al meritato riposo di cui godrà dopo aver fatto rapporto.

È in queste circostanze che Konohamaru si accorge che a pochi metri di distanza da lui siede un ninja avvolto da un mantello nero, e il cui volto è coperto per metà dalla folta capigliatura: è Sasuke Uchiha. Incuriosito dall’insolita presenza del compaesano, che addirittura pare essersi addormentato, Konohamaru ricorda quanto il ninja fosse forte e popolare da giovane.

Nel resto del vagone, invece, trovano posto una madre col suo bambino, una coppia di anziani, e due giovani che stanno facendo ritorno al proprio villaggio. Persone, insomma, che non sono affatto collegate al sanguinoso mondo dei ninja. Konohamaru non può fare a meno di notare che nessuno sembra essersi accorto della presenza di Sasuke: il suo volto è divenuto famoso grazie alla rarissima carta Gemaki, inoltre è stato visto per molto tempo come un criminale, quindi si è fatto tanti amici quanti nemici. Ciononostante, il ninja viaggia tranquillamente in treno e addirittura riesce a schiacciare un pisolino.

Anche Konohamaru sembrerebbe prossimo ad addormentarsi, quando urta per sbaglio la testa contro il davanzale del suo finestrino... In quel momento, un’esplosione cattura improvvisamente la sua attenzione. Subito i passeggeri entrano nel panico, costringendo il ragazzo a richiamare l’ordine e a rassicurarli: l’esplosione è avvenuta in coda al treno, quindi per il momento non vi è nulla di cui allarmarsi.

Una volta tornata la serenità in tutto il vagone, Konohamaru realizza che Sasuke è scomparso, e che quasi certamente ha già raggiunto la scena del crimine. Di conseguenza, il ragazzo esce da una finestra e subito si arrampica sul tetto del treno, in modo che possa raggiungere anche lui il vagone in cui è avvenuta l’esplosione.

Arrivato in prossimità del vagone numero dodici, Konohamaru, che si aspettava di trovare fuoco e fiamme dappertutto, nota che la carrozze sono invece state ricoperte dal ghiaccio! Subito il ragazzo rompe una finestra e penetra all’interno del vagone, dove Sasuke Uchiha sta spegnendo col ghiaccio le poche fiamme rimaste.

Dopo essersi accorto della presenza di Konohamaru, Sasuke spiega che quando si spegne un incendio attraverso l’Arte dell’Acqua (Suiton), questa produce un vapore acqua ad alta temperatura. Unendo invece l’Arte dell’Acqua a quella del Vento (Fuuton), il vapore viene immediatamente congelato. A detta di Konohamaru, però, quella utilizzata da Sasuke sembrerebbe proprio la rara Arte del Ghiaccio (Hyouton), ed è qui che il guerriero Uchiha è costretto ad ammettere una dura verità.

È simile, ma non è la stessa cosa: in passato ho combattuto contro un nemico che poteva utilizzarla, ma la mia è solo un’imitazione della sua tecnica. Non è nemmeno paragonabile al potere di quel tizio.

A detta del meravigliato Konohamaru, combinare due diversi elementi non è affatto semplice; ciononostante, Sasuke ha ribadito quanto la sua imitazione non possa reggere il confronto con l’Abilità Innata di Haku, che di conseguenza si conferma ancora una volta il più abile utilizzatore della rarissima Arte del Ghiaccio.