Naruto: la tragica eredità degli Uchiha, la doppia natura dello Sharingan

Naruto: la tragica eredità degli Uchiha, la doppia natura dello Sharingan
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Lo Sharingan rappresenta una delle tecniche peculiari più iconiche dell'universo di Naruto. Segno distintivo del clan Uchiha, l'arte oculare fa ottenere ai suoi utilizzatori capacità incredibili, designando allo stesso tempo sofferenza e dolore nelle loro esistenze, tanto da essere considerati vittime della Maledizione dell'Odio.

La nascita dello Sharingan risale a circa mille anni prima dell'inizio della storia. La principessa Kaguya, potente membro del clan Otsutsuki, fuggita dalla Luna per arrivare sulla Terra, ha sacrificato moltissime persone ed esistenze all'Albero Divino, dal quale aveva precedentemente mangiato il frutto del chakra.

Stravolto dalle terribili azioni della madre Hagoromo Otsutsuki divenne il primo individuo a risvegliare lo Sharingan, e combatté al fianco di suo fratello minore Hamura per fermare l'ascesa al potere di Kaguya, la quale aveva imprigionato il mondo nello Tsukuyomi Infinito. Manipolato dalla madre, Hamura si è ritrovato contro il fratello, il quale uccidendolo viene nuovamente colpito da un'immensa sofferenza, risvegliando lo Sharingan Ipnotico e contemporaneamente anche il Rinnegan.

Nonostante il dolore che ha segnato molti anni della sua vita, Hagomoro farà del bene degli altri uno dei suoi mantra. Riconosciuto come il primo, e più potente, ninja della storia l'Otsutsuki divulgherà i suoi insegnamenti. Ai due figli, Indra e Asura, così come ai suoi discendenti lascerà una tavoletta contenente la storia dettagliata della sua famiglia, e i segreti che si nascondono dietro le Arti Oculari.

Un dettaglio però segnerà per sempre il destino del clan Uchiha. Infatti, le informazioni scritte sulla tavoletta possono essere lette e comprese interamente solo da coloro che abbiano risvegliato il Rinnegan, mentre chi possiede lo Sharingan può capire solo alcune parole. Ciò porta ad un fraintendimento cruciale, tra gli Uchiha si diffonde la credenza che solamente la perdita di qualcuno che si ama possa risvegliare lo Sharingan Ipnotico.

Per questo motivo la violenza è un aspetto onnipresente nella vita di molti Uchiha, a partire da Obito, che sviluppa lo Sharingan e lo stadio Ipnotico in seguito rispettivamente al rapimento di Rin e alla sua morte per mano di Kakashi. Allo stesso modo, Sasuke risveglia lo Sharingan dopo aver saputo del massacro della sua famiglia da parte di Itachi, per poi raggiungere il Mangekyo dopo aver ucciso suo fratello maggiore, in uno degli scontri più struggenti dell'opera.

È questo che li rende tutti vittime della Maledizione dell'Odio, causando loro terribili perdite affettive. Secondo loro quindi maggiori sono la sofferenza e il dolore provati, migliori saranno i poteri a cui potranno attingere. Un'idea che si ritrova, sotto diverse forme, in molte serie di successo, basti pensare alla trasformazione di Goku in Super Saiyan di Dragon Ball Z, avvenuta dopo aver visto letteralmente esplodere Crilin, o anche al sacrificio che Deku di My Hero Academia è disposto a fare per proteggere i suoi cari.

Voi cosa ne pensate? Siete d'accordo nel definire lo Sharingan una delle più potenti capacità nel mondo degli anime oltre ad essere portatrice di drammi e tristezza? Fatecelo sapere con un commento qui sotto.