ONE PIECE: Eiichiro Oda approva gli hentai con protagonisti i suoi personaggi

ONE PIECE: Eiichiro Oda approva gli hentai con protagonisti i suoi personaggi
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Nel corso di un Q&A con i fan del suo capolavoro, Eiichiro Oda, creatore di ONE PIECE, ha risposto a una delle tematiche più controverse concernenti il mondo dei manga: gli hentai. Le opere create dagli appassionati a tematica erotica sono infatti per l'autore un'interpretazione valida come qualsiasi altra.

Quando un'opera ha una durata paragonabile a quella di ONE PIECE, e cioè si estende per decenni, è inevitabile che gli appassionati che hanno seguito la sua evoluzione sin dal principio siano poi cresciuti assieme all'opera, cambiando di conseguenza anche i propri interessi, i propri sentimenti e quello che può essere lo spettro complessivo delle interpretazioni correlate a quel determinato mondo.

L'opera di Eiichiro Oda ha fatto esattamente questo, traghettando una grandissima quantità di fan dalla fanciullezza fino all'età adulta, attraversando l'adolescenza e tutto quello che ciò comporta, compresa la scoperta della sessualità. Questo ha dato origine a uno dei fenomeni più peculiari legati alla produzione fan made relativa ad anime e manga: gli hentai. Questi racconti a sfondo erotico fanno ora parte della cultura di massa, e ONE PIECE è ovviamente stato a più riprese oggetto di questo genere di narrazioni.

Proprio su questo argomento si è espresso l'autore in questione, sollecitato dalla domanda che un fan gli ha rivolto riguardo al cambiamento del modo in cui lui guardava e pensava a Nami, soprattutto dopo il time-skip, sottintendendo la sessualità che ormai non riusciva a scindere dal personaggio. Ecco le parole con cui Oda ha deciso di rispondere alla domanda se un tale modo di guardare alle sue creature lo turbasse come mangaka:

"Ho percepito che Nami sta diventando sempre più popolare.

Suppongo quindi che tu ti senta in colpa per il fatto che pensi ai miei personaggi in una maniera erotica. Io non la penso affatto così, e questo vale per qualsiasi personaggio che creo.

Il mio mentore mi diceva che l'universo che crei con il manga è un prodotto, e dopo che la gente ha speso dei soldi per quel prodotto, non è una cosa professionale lamentarsi del fatto che abbiano deciso di farlo. Io concordo con lui. Per favore, godetevi i miei lavori con l'interpretazione che maggiormente vi aggrada, usando l'immaginazione come preferite. Io sono solo felice che leggiate il mio manga."

Ovviamente i fan lo fanno già da tempo, e non è difficile rinvenire online qualche lavoro eseguito da un fan che immagina i nostri pirati coinvolti in situazioni adulte e che mettono in risalto la loro sessualità. Da oggi sappiamo che anche Oda non ha nulla in contrario, e che anzi ritiene ONE PIECE un patrimonio comune, che ognuno interpreta come meglio crede.

Che ne pensate? Siete d'accordo con il sensei?