ONE PIECE: la lunghezza dell'anime è davvero un problema?

ONE PIECE: la lunghezza dell'anime è davvero un problema?
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L'epopea di ONE PIECE si sta avvicinando lentamente a due ambiziosi traguardi, quello dei mille episodi sia dal fronte anime che manga. Numeri così grandi, tuttavia, aprono ovviamente le porte a eventuali problemi di lunghezza del prodotto, ostacolando anche l'entrata di nuovi appassionati al franchise. Ma siamo davvero sicuri che sia un problema?

Ad oggi, per mettersi in pari con l'anime di ONE PIECE ci vogliono all'incirca 15 giorni di visione ininterrotta. Numeri apparentemente piccoli ma che se rapportati alle 24 ore giornaliere devono necessariamente far fronte alle numerose pause, anche solo per dormire e mangiare, requisiti necessari per una buona sopravvivenza.

Ironia a parte, il lungo adattamento dell'anime, causato anche da una copertura non sempre lineare dei capitoli da parte della produzione, ha alcuni elementi che la differenziano rispetto ad altre serie televisive dalla lunga durata. Innanzitutto, è doveroso chiarire che una lunga serializzazione non ha una data di scadenza, motivo per cui è possibile recuperare un prodotto anche lentamente. Una delle cause che invece tende ad allontanare nuovi spettatori è l'impossibilità di poter aprire discussioni con appassionati in merito a progetti di lunga data.

Con ONE PIECE, invece, la grande disponibilità di fan in tutto il mondo permette a qualsiasi utente di inserirsi nelle immense community dedicate, come quella di Reddit ad esempio, e poter discutere con decine se non centinaia di appassionati che hanno appena iniziato l'opera in questione. Ed è questo il motivo principale del perché l'adattamento televisivo del capolavoro di Eiichiro Oda riesce ancora oggi a coltivare un pubblico sempre maggiore.

E voi, invece, cosa ne pensate delle serie longeve? Diteci la vostra opinione a riguardo con un commento qua sotto.