One-Punch Man 146: una furia implacabile e la scelta di Bang

One-Punch Man 146: una furia implacabile e la scelta di Bang
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Ormai la battaglia contro i Cadres in One-Punch Man sembra stia giungendo alla conclusione. Uno a uno, i mostri sembrano cedere il passo ai ritrovati eroi che, nonostante le ferite, stanno tenendo duro il più possibile. L'avversario adesso è Black Sperm che ha dato filo da torcere anche in One-Punch Man 146.

Si rivede Saitama in One-Punch Man, ma solo sulla copertina dove è presente il titolo "rinforzi". Perché è proprio di rinforzi che si parla in questo capitolo, con Bomb al fianco di Fubuki, entrambi presi dalla conversazione sul quanto Tatsumaki e Fubuki si somigliassero. Sul campo di battaglia principale, Tatsumaki è ancora sveglia e si sta dando da fare contro Black Sperm, così come Bang, Superalloy Darkshine, Iai e Atomic Samurai.

Il Cadres continua a dividersi e sembra condurre il gioco ma arrivano a sorpresa dei rinforzi per gli eroi: il consiglio dei mastri spadaccini. Uno dopo l'altro, i nuovi personaggi giunti sul luogo sfoderano i loro attacchi per mettere in difficoltà Black Sperm. Il mostro pensa di dividersi ulteriormente e scatenare uno Sperm Tsunami, ma se continuasse a scindersi rischierebbe di perdere forza. Homeless Emperor sembra invece deciso a non intervenire, mentre pensa al momento in cui vagherà su una Terra priva di umanità.

Genos porta Tank Top Master in salvo, da Fubuki e Bomb, con i due che riescono a curarlo grazie ai poteri psichici della ragazza. Entrambi sfiniti, cadono a terra quando alle loro spalle un altro mostro emerge dalle profondità della terra: Garou. Trasformato dall'ira e dall'odio, è quasi irriconoscibile. Bang è costretto quindi ad allontanarsi da Black Sperm per andare ad aggiustare le cose col suo allievo e prendersi la responsabilità degli sbagli passati. Fubuki e Bomb riusciranno a resistere abbastanza nel prossimo capitolo di One-Punch Man?