One-Punch Man: come può riprendersi l'anime dopo la debacle tecnica della seconda stagione

One-Punch Man: come può riprendersi l'anime dopo la debacle tecnica della seconda stagione
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La seconda stagione di One-Punch Man non ha convinto gli spettatori da un punto di vista tecnico, soprattutto dopo la prima iterazione che aveva impressionato per cura dei dettagli e messa in scena. In vista di un'ipotetica terza stagione, quale sarebbe l'opzione migliore affinché l'anime ritorni ai vecchi fasti?

E' sicuramente una domanda molto complicata a cui rispondere, dato che la prima serie di One-Punch Man - ad opera di Madhouse - è stata un vero e proprio exploit all'interno dell'industria. Nonostante ci fosse uno studio molto competente alle spalle, i meriti dietro alla sua realizzazione vanno indirizzati alle personalità singole che hanno lavorato al progetto, la maggior parte delle quali erano freelance.

Il regista della prima serie, Shingo Natsume, riuscì a comporre un gruppo di animatori molto talentuosi, che animati da passione e bravura diedero vita ad un prodotto assolutamente fuori scala per la qualità media degli anime che eravamo e siamo abituati a vedere oggi.

Il budget a disposizione per il progetto era assolutamente nella media, e lo staff svolse un ottimo lavoro soprattutto grazie ad una schedule organizzativa ben ponderata, rispetto invece al forsennato ritmo di lavoro di J.C Staff durante la seconda stagione.

Questo, infatti, è stato il principale problema. Più che lo studio e gli animatori coinvolti, a penalizzare il comparto tecnico della seconda stagione è stata la tabella di marcia dello studio, partita ampiamente in ritardo rispetto ai tempi, che ha messo a dura prova gli artisti non consentendogli di esprimersi al meglio.

Il potenziale c'era e lo abbiamo visto soprattutto negli ottimi primi piani dei personaggi e dal lavoro svolto da Kenichiro Aoki, un animatore giovane e talentuoso, responsabile di alcune delle migliori scene di tutta la seconda stagione.

Per concludere, ciò che servirà per riabilitare il lato tecnico di One Punch Man in una probabile terza stagione, è sicuramente un ritmo di lavoro molto più ragionato, un aspetto che quasi sempre viene tralasciato e che è responsabile del risultato finale di gran parte delle produzioni odierne, rispetto invece al nome dello studio che spesso non basta per decretare la qualità finale di un'opera.

Anche il regista della prima stagione di One-Punch Man non è rimasto soddisfatto della seconda stagione. L'eroina di One-Punch Man, Tatsumaki, si è mostrata recentemente in un cosplay.