Perché i manga sono in bianco e nero? La risposta in un'analisi del medium
Il manga si è ormai inserito in numerose culture come uno dei medium d’intrattenimento più seguiti. Il successo registrato nel corso degli ultimi anni ha consentito al manga di inserirsi tra giganti già popolari a livello mondiale, rimanendo allo stesso tempo fedele alle sue caratteristiche stilistiche, come la realizzazione in bianco e nero.
Spesso, considerata l’appartenenza al settore fumettistico, si tende a fare dei paragoni tra i comics americani, i fumetti francesi e i manga, anche per quanto riguarda un livello tecnico e realizzativo. Mentre è chiara la derivazione culturale che spinge a costruire storie diverse per temi affrontati e toni adottati, appare meno comprensibile il motivo per cui ancora oggi, nonostante la costante crescita a livello mondiale, i manga vengano fatti in bianco e nero.
Prima di tutto, i mangaka sono sottoposti ad una serie di pressioni dovute a scadenze molto ravvicinate. Ciò dipende principalmente dalla rivista dove vengono pubblicati i capitoli, ma in genere, almeno per quanto riguarda i mangaka più seguiti, questi sono portati a produrre 19-20 tavole alla settimana, o 40-50 al mese, anziché le 22 richieste agli artisti americani ogni due settimane od ogni mese. Va inoltre sottolineato il fatto che negli USA dietro alla produzione di un singolo numero ci sono diverse persone incaricate di compiti specifici: uno sceneggiatore, un disegnatore, un inchiostratore, un colorista e così via, mentre altrettanto non si può dire per i manga, dove sì, possono esserci degli assistenti, ma la figura del colorista è quasi del tutto assente e spesso sceneggiatore e disegnatore coincidono.
Il secondo motivo è legato ad una questione di comodità e praticità. I manga, essendo in bianco e nero, richiedono meno inchiostro per essere stampati sulle riviste come Weekly Shonen Jump, che tendono invece ad essere leggere, e a favorire così la portabilità. Ci sono, tuttavia, dei casi in cui i mangaka inseriscono delle tavole a colori. Si tratta di occasioni speciali, magari per celebrare l’uscita di un film basato sull’opera, di una collaborazione speciale, di un traguardo come il centesimo capitolo.
Ovviamente, anche per quanto riguarda le copertine i mangaka realizzano illustrazioni colorate, che rendono sicuramente i singoli tankobon più affascinanti, e spingono i lettori ad immaginare i personaggi con quei colori suggeriti dall’autore sulle cover. Eravate a conoscenza di queste informazioni? Ditecelo nei commenti.
FONTE: CBR
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