Perché ci sono pochi personaggi brutti nei manga? Un autore dà la risposta

Perché ci sono pochi personaggi brutti nei manga? Un autore dà la risposta
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C'è sempre una gara tra i personaggi per primeggiare nel settore della bellezza. Ormai le classifiche di husbando e waifu sono perennemente presenti in rete, su ogni social. I manga trasudano di personaggi ritenibili belli o quantomeno normali. E per quanto riguarda i personaggi brutti? Come mai nei manga ce ne sono così pochi?

Il perché lo spiega Takenoko, autore di light novel che ha caricato un post sul proprio account Twitter con la risposta a questa domanda. Semplicemente, per un illustratore con cui ha parlato Takenoko, i personaggi brutti sono più lunghi da disegnare.

E il problema non è una mancanza di capacità: tutti infatti sono capaci di disegnare personaggi brutti. Il problema però è nel tempo richiesto per fare in modo che un personaggio risulti brutto. Tenendo a mente che un disegnatore di manga spesso deve avere a che fare con ritmi assurdamente alti, con 20 pagine pubblicate settimanalmente o 50 pagine mensilmente, c'è bisogno di ridurre il numero di linee necessarie da disegnare.

Ciò contrasta nettamente con il disegno di un personaggio brutto. Nei manga infatti la maggior parte delle volte un personaggio risulta bello quanto meno linee ha; al contrario, un personaggio brutto ha tantissimi dettagli che denotano questa bruttezza. Ciò vuol dire che c'è bisogno di un maggior numero di linee e tratti da disegnare per un personaggio brutto, provocando più perdite di tempo per il mangaka o l'illustratore di turno. Quindi, la semplicità nei manga è bellezza, ed ecco spiegato perché ci sono pochi personaggi brutti nei manga.

Ecco invece quali sono i manga più brutti e quali invece gli anime più brutti di sempre.