Perché Rufy si chiama Rubber? Riscopriamo i segreti del doppiaggio di ONE PIECE

Perché Rufy si chiama Rubber? Riscopriamo i segreti del doppiaggio di ONE PIECE
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Il successo di ONE PIECE pone le sue radici sul talento dell'autore, Eiichiro Oda, che ha introdotto sin dall'inizio alcuni elementi che nel corso della storia hanno assunto un'importanza a dir poco cruciale. Uno di questi è il caso dei nomi dei personaggi che, purtroppo, in Italia sono spesso e volentieri stati modificati.

Oggi ONE PIECE conta 1014 capitoli eppure, prossimo all'uscita del volume 98 nel Bel Paese grazie a Star Comics, in Italia il nome del protagonista è ancora Rufy, almeno per quanto riguarda l'edizione cartacea. Ad essere chiari, infatti, lo stesso Eiichiro Oda ha svelato che per la versione occidentale del suo capolavoro il nome per intero del protagonista è Monkey D. Luffy, e non Monky D. Rufy come erroneamente proposto dall'editore nostrano.

Ad ogni modo, questo nome proposto da Star Comics non è un completo disastro al contrario di quello dato al protagonista da Mediaset. Nei primi anni 2000, quando l'anime arrivò in Italia, non vi era ancora una cultura così di massa dell'animazione giapponese che soltanto con la diffusione di internet è entrata in profondità anche da noi. Pertanto, anche per farsi conoscere meglio dai bambini, Mediaset cambiò il nome di Monkey D. Luffy in Rubber causando da quel momento in avanti una serie di strafalcioni sempre più bizzarri. Oggi sappiamo che la "D." ha un significato importantissimo per la trama, motivo per cui il distributore dovette inserire un escamotage per spiegare il loro strafalcione quando venne rivelato il vero nome del protagonista in una delle taglie. Inserirono così in un primo momento un dialogo che giustificasse il termine Rubber come un soprannome dato a Rufy dopo aver mangiato il frutto del diavolo. Peccato però che nell'adattamento italiano i personaggi si riferiscono al nostro eroe come Rubber ancor prima di diventare il celebre "ragazzo gomma".

Allora Mediaset dovette correre ai ripari ancora modificando il suo nome in Monkey D. Rubber, che purtroppo stonava tanto ai lettori ormai consapevoli della magagna, alterando poi in ultimo il nome del protagonista nell'introduzione con un più genuino, ma pur sempre inventato, Monkey D. Luffy detto "Rubber". Una storia piuttosto bizzarra ma che sottolinea le conseguenze che una casa editrice si ritrova a fronteggiare nel momento in cui decide di "occidentalizzare" un nome che ha una storia e un significato preciso. Una lezione che Mediaset non ha sempre imparato a dovere.