Pokémon: come lo sceneggiatore Takeshi Shudo aveva immaginato la fine dell'anime

Pokémon: come lo sceneggiatore Takeshi Shudo aveva immaginato la fine dell'anime
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Forte dell’enorme popolarità raggiunta attraverso la vasta quantità di videogiochi, il crescente mercato del gioco di carte, e ormai più di 1000 episodi pubblicati, il franchise di Pokémon sta vivendo un momento d’oro. Vi erano giorni tuttavia in cui il successo non era assicurato e qualcuno stava già pensando a come far finire la serie animata.

Oggi gran parte della community ricorda con affetto e nostalgia l’inizio dell’avventura di Ash Ketchum e del suo inseparabile Pikachu, che continuano ad essere protagonisti della serie. Tuttavia nel 2009, appena un anno prima della sua morte, lo sceneggiatore Takeshi Shudo, figura fondamentale nella realizzazione dell’anime e dei primi tre lungometraggi animati, aveva pensato a due ipotetiche conclusioni del viaggio di Ash, entrambe piuttosto peculiari.

La prima idea avrebbe mostrato l’allenatore di Pokémon ormai giunto ad una veneranda età, che ricordando i bei vecchi tempi in cui poteva viaggiare tra una regione e l’altra alla ricerca di nuovi mostriciattoli, viene interrotto dalla madre, la quale gli ricorda di prepararsi per l’avventura che inizierà il mattino seguente.

Stando sempre a quanto specificato da Shudo, il giorno successivo Ash sarebbe partito alla scoperta del significato dell’esistenza, con l’obiettivo di comprendere come coesistere con gli altri. Un finale enigmatico, che sicuramente fa leva sul senso di avventura e complicità tra Pokémon e umani, seppur in maniera fin troppo profonda e intricata, soprattutto per il target a cui era indirizzato l’anime.

Se questa fine vi sembra assurda, aspettate di sentire la seconda idea elaborata da Shudo. I Pokémon, all’apparenza amici degli umani, realizzano di essere trattati come degli schiavi da questi ultimi, e si ribellano con insurrezioni di massa. Il capo di questa rivolta sarebbe stato ovviamente il caro e piccolo Pikachu di Ash, e sarebbe intervenuto il Meowth del Team Rocket a cercare di mediare tra le due grandi fazioni, finendo per peggiorare l’intera situazione.

Sicuramente si tratta di un grande colpo di scena, in cui si comprende una forte critica alla struttura gerarchica presente nel mondo Pokémon, dove gli umani sono liberi di catturare e usare i loro “compagni” per combattere legalmente, ma che ancora una volta avrebbe causato uno stravolgimento dello stile narrativo usato in precedenza, e decretato la fine assoluta di quel mondo e della serie.

Cosa ne pensate di queste due conclusioni pensate da Shudo? Fatecelo sapere nella sezione riservata ai commenti. Per concludere ricordiamo che sono state presentate le Converse per i 25 anni del franchise, e vi lasciamo ad una stravagante teoria riguardante Joy e Jenny.