Il presidente di Studio WIT conferma: "più entrate da fuori dal Giappone"

Il presidente di Studio WIT conferma: 'più entrate da fuori dal Giappone'
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L'arrivo di Netflix e Amazon Prime Video ha rafforzato gli interessi del settore di accontentare sempre di più anche il pubblico occidentale. Negli ultimi anni, infatti, il Giappone ha allentato la sua iconica chiusura per aprirsi al mercato globale ed i risultati stanno già iniziando a influenzare l'industria dell'animazione.

Il loro ruolo sta diventando così importante che Netflix ha persino intrapreso un progetto con WIT Studio per salvare il settore dalla crisi della manodopera che da anni allontana centinaia di animatori dalla professione per via dei salari irrisori e da schedule lavorative massacranti. Ad ogni modo, Geroge Wada, presidente di WIT, ha recentemente commentato l'attuale situazione dei profitti che sembrano arrivare sempre più dal di fuori del Giappone:

"Il punto critico di svolta, in cui più della metà delle entrate dell'industria degli anime viene generata al di fuori del Giappone, sta per essere superato. Il frenetico decennio passato tra fusioni e acquisizioni ha fatto sì che l'industria riconoscesse che la crescita doveva arrivare dall'estero e, di conseguenza, adesso gli anime stanno pianificando di intraprendere quella strada. È diventato difficile gestire un'attività che si rivolge esclusivamente al Giappone. Così, invece di restare ancorati ad un processo in due fasi in cui forniamo al resto del mondo solo i titoli che hanno avuto successo in Giappone, creeremo piuttosto dei titoli che non solo hanno successo qui, ma che riscuotono un successo a livello internazionale sin dall'inizio."

Qualcuno teme che in questo modo possa moltiplicarsi il fattore della censura o limitazioni creative, eppure è innegabile che il ruolo sempre più cruciale dell'occidente stia dando vigore ad un settore che ha bisogno di maggiori attenzioni.