Qual è lo stato di salute dell'industria dei manga?

Qual è lo stato di salute dell'industria dei manga?
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I manga hanno acquisito sempre più popolarità, diventando negli ultimi anni un fenomeno mondiale, conquistando il mercato europeo e statunitense, oltre che quello della patria giapponese. Tuttavia, le recenti modifiche al mercato dovute all'introduzione di internet e dello streaming ha modificato naturalmente le carte in tavola per gli editori.

Mentre si cerca di potenziare la propria presenza oltremare, come sta provando a fare il Governo di Tokyo, all'Anime Expo 2019 di Los Angeles si è tenuto un panel dove molti membri dell'industria dei manga hanno detto la propria sullo stato di salute del mercato globale di questo genere di fumetto.

Grazie ai grafici condivisi sull'account Twitter di Deb Aoki, vediamo che i manga in nord America sono cresciuti fino al 2002, con una flessione fino al 2013, stoppata dall'arrivo di titoli come L'attacco dei Giganti. Invece il digitale è ancora indietro, affermandosi sul 10-15% del mercato, ma siti di pirateria illegale continuano a crescere, con uno in particolare.

Come ammesso dagli editor di Viz Media e Gomanga, il motore pulsante dell'industria sono gli anime, che spesso permettono alla controparte cartacea di avere più notorietà, provocando quindi l'aumento delle vendite dei volumi. Il primo manga a spiccare nella top dei fumetti più venduti negli Stati Uniti d'America è il volume 1 di My Hero Academia, piazzatosi al 28° posto di una classifica ricca di contenuti per bambini. Il secondo volume manga più venduto è My Hero Academia 2, sempre di Viz Media, piazzatosi al 44° posto. Spiccano poi altri titoli come Uzumaki, La mia prima volta - My lesbian experience with loneliness e Orange.

Chissà quale sarà lo stato di salute nel 2019 e se il digitale legale continuerà a prendere più piede in un mercato tiranneggiato dalla pirateria.