Stop pirateria dei manga: il Giappone vara leggi più severe con il carcere come pena

Stop pirateria dei manga: il Giappone vara leggi più severe con il carcere come pena
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Da quando è nato internet è diventato parecchio diffuso il fenomeno della pirateria digitale, che permette lo scambio di contenuti protetti da diritto d'autore in modo gratuito e diffuso. Anche i manga sono stati toccati da questo fenomeno e spesso sono al centro di varie campagne delle aziende giapponesi per limitare la diffusione delle scan.

È stato certificato più volte che in Giappone la pirateria ha fatto danno ai manga, nonostante il mercato nel 2019 sia cresciuto grazie a Demon Slayer. I numeri potrebbero essere più elevati per l'industria senza una presenza così forte di copie illegali e per questo al governo giapponese sono state fatte tante pressioni per l'inasprimento delle leggi.

Quest'oggi nel paese nipponico è stata promulgata una nuova legge che partirà dal primo gennaio 2021. La "legge contro la pirateria online", che naturalmente non aiuterà solo i manga ma anche anime, libri, videogiochi e altri prodotti per l'intrattenimento, prevede sanzioni fino a un milione di yen per chi scarica e carica illegalmente contenuti protetti da copyright. In più è prevista anche la detenzione in carcere, rendendo ancora più aspra la battaglia verso chi fa uso di scan e chi invece carica spoiler o contenuti in anticipo rispetto alle uscite ufficiali. Dal 2021 vedremo se sarà un ottimo deterrente per chi agisce in questa zona illegale.