Studio Ghibli ha tenuto una cerimonia d'addio per Isao Takahata: il discorso di Miyazaki

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Durante la giornata di ieri, gli esponenti del celebre Studio Ghibli si sono riuniti presso il Ghibli Museum per dare un ultimo saluto al direttore Isao Takahata, regista di Heidi, Panda! Go, panda! e Una tomba per le lucciole, tristemente venuto a mancare lo scorso 5 aprile a causa di un grave tumore.

Durante l’elogio è intervenuto lo stesso Hayao Miyazaki, co-fondatore dello Studio Ghibli e storico amico di Takahata, il quale si è rivolto al direttore chiamandolo “Paku-san”. Queste sono state le sue parole: “[Takahata] non era una persona mattiniera. Persino a Toei [Douga], al mattino veniva al lavoro di corsa, e dimenticava di timbrare il cartellino prima di bere l’acqua dal rubinetto, facendo un rumore per tutto il tempo.” Proprio il rumore menzionato da Miyazaki sarebbe stato all’origine del nomignolo “Paku-san” attribuito a Takahata.

Miyazaki ha poi ricordato di aver incontrato per la prima volta il collega nel 1963, quando avevano rispettivamente 22 e 27 anni: “Ricordo ancora oggi la prima volta che abbiamo parlato. È successo mentre mi trovavo alla fermata dell’autobus, subito dopo un acquazzone che aveva lasciato delle pozze per la strada... Sembrava un giovane calmo e saggio... Ricordo molto chiaramente il modo in cui Paku-san osservava l’orologio”.

Pensavo che avrebbe raggiunto i 95 anni. Nove anni fa abbiamo ricevuto una chiamata dal suo medico che esortava proprio noi, i suoi amici, di convincerlo a smettere di fumare. Era molto serio, perciò [il co-founder di Studio Ghibli] Suzuki ed io ci siamo seduti a tavolino con lui... Mi aspettavo che facesse resistenza, ma ci ha ringraziati e ha detto che avrebbe smesso. E lo ha fatto davvero. Fumavo di proposito in sua presenza e ogni volta fingeva di non essere tentato.

Ripensando al tempo trascorso coi colleghi Takahata, Yôichi Kotabe e Yasuo Otsuka, su La grande avventura del piccolo principe Valiant, film d’animazione del 1968 che venne posticipato svariate volte, Miyazaki ha rivelato che Takahata dovette scrivere molte lettere per scusarsi dei continui ritardi accumulati dalla produzione. Pare che lo staff della pellicola si sia poi riunito nel lontano 2000, definendo quel periodo come uno dei più interessanti di sempre.

Paku-san, ci sentivamo davvero vivi a quel tempo” ha poi concluso il regista “Grazie, Paku-san, per aver parlato con me a quella fermata dell’autobus, 55 anni fa. Non lo dimenticherò mai”.

Anche Joe Hisaishi, compositore che ha spesso collaborato con Miyazaki e Takahata, ha offerto un elogio al direttore: “È grazie a Takahata se sono arrivato dove sono oggi. Abbiamo passato giorni a lavorare assieme ad una melodia per Laputa - Castello nel cielo. La canzone non sarebbe stata realizzata senza Miyazaki, me e Takahata. Grazie per questi lunghi anni assieme. Sono molto grato che mi abbia permesso di lavorare a La storia della principessa splendente”.

Nonostante il luogo sia solitamente chiuso il martedì, una volta terminata la parte privata della cerimonia, il Ghibli Museum ha tenuto aperte le sue porte per ben tre ore, in modo che i visitatori potessero rendere omaggio a Takahata. I partecipanti hanno ammirato un video di circa 10 minuti che celebrava la carriera del direttore, prima di poter attraversare il museo per deporre la tradizionale offerta floreale davanti al gigantesco ritratto di Takahata.

Di seguito vi proponiamo la suddetta fotografia, la quale ci mostra un maestro Takahata sorridente.

Studio Ghibli ha tenuto una cerimonia d'addio per Isao Takahata: il discorso di Miyazaki