The Rising of the Shield Hero criticato negli USA, i giornalisti: "Supporta lo schiavismo"

The Rising of the Shield Hero criticato negli USA, i giornalisti: 'Supporta lo schiavismo'
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The Rising of the Shield Hero, l'anime del 2019 di Kinema Citrus, è recentemente tornato sotto i riflettori dopo le pesanti critiche dei giornalisti di CBR, secondo i quali l'anime sarebbe "un generico isekai di bassa lega, in cui è accettato lo schiavismo ed è fomentato l'odio per le donne e per il movimento femminista #MeToo".

Per i meno familiari, ricordiamo innanzitutto che l'anime sollevò un polverone quando, nel gennaio del 2019, il protagonista della serie Naofumi Iwatani collaborò con un mercante di schiavi nel corso del secondo episodio, supportando la sua attività ed acquistando una ragazzina obbligandola a combattere al suo posto, dopo essere stato falsamente accusato di violenza sessuale. Poco tempo dopo la trasmissione dell'episodio, i giornalisti del celebre sito americano Comicbook riportarono: "Utilizzare un'accusa di stupro è già di per sé un'idea poco originale, ma in questo caso è addirittura peggio, visto che è letteralmente l'evento che mette in moto la trama. Il messaggio che viene dato agli spettatori è terribile. Naofumi non è vittima degli eventi visto che tiene volontariamente Raphtalia come schiava, nonostante successivamente dimostri di vederla in un altro modo".

Le lamentele fiorirono anche su Twitter, ed una giornalista di Medium scrisse: "The Rising of the Shield Hero è un fantasy dove un uomo si sente tradito dalle donne e dalla società. Lo schiavismo è un tema ricorrente, e i personaggi passano interi episodi a giustificarlo". Dopo circa un anno le polemiche iniziarono a ridursi, ma il giornalista Timothy Donohoo del gigantesco portale web CBR è tornato alla carica riaprendo la discussione poche ore fa.

"Un personaggio che non ha mai torto e che giustifica lo schiavismo è anche il protagonista di uno degli anime più apprezzati di Crunchyroll", scrive Donohoo, "serie che fu giustamente riempita di recensioni negative durante la trasmissione". "La storia inizia con un eroe falsamente accusato di strupro, una scena che a molti è sembrata essere un attacco personale al movimento #MeToo. L'anime è stato molto criticato in occidente e poco in oriente, dove la misoginia è stata vista di meno. Naofumi compra una schiava e invece di liberarla immediatamente, la obbliga a lavorare per lui. Per alcuni l'ambientazione medievale e il comportamento generalmente accettabile del protagonista giustificherebbe la scelta, ma la serie non è che il solito isekai di bassa lega, molto apprezzato dal pubblico nonostante le critiche. Un anime che ha molto di più di quanto merita". In calce è reperibile il link con l'articolo completo.

E voi cosa ne pensate di queste critiche? Fatecelo sapere lasciando un commento nel riquadro sottostante! Noi intanto vi ricordiamo che nonostante tutto The Rising of the Shield Hero è stato rinnovato per altre due stagioni, e che la serie di light novel si è addirittura piazzata nella Top 3 delle serie più vendute del 2019 di Bookwalker.