Trigun Stampede: Nightow e Studio Orange parlano dell'originalità della serie

Trigun Stampede: Nightow e Studio Orange parlano dell'originalità della serie
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Trigun: Stampede è stata una delle più grandi, e inaspettate, sorprese arrivate nel corso di questo 2022. Il reboot di una delle serie più apprezzate dei primi anni 2000 ha generato molto entusiasmo, e stando a quanto rivelato da Nightow stesso, e dai producer, si prospetta un progetto ambizioso quanto originale.

In un incontro tenutosi con Nightow, Kiyotaka Waki, producer di Studio Orange, e Katsuhiro Takei, producer di Toho, i colleghi di comicbook hanno potuto approfondire alcune questioni riguardo l’anime. Nightow ha sottolineato come ci stiano lavorando da anni, stuzzicando anche i fan dicendo che “è solo l’inizio”, mentre Takei ha parlato del coinvolgimento del talentuoso regista Kenji Muto, che proprio con questa serie debutterà alla regia, e dello Studio Orange, che dopo Beastars e Godzilla Singular Point desiderava tornare ad occuparsi di serie più “umane”.

Parlando della storia, e delle confuse anticipazioni emerse dal trailer, l’intervistatore ha chiesto quale fosse il collocamento temporale della storia, e se verranno approfonditi aspetti di Vash mai trattati. Takei ha risposto parlando dell’artista a cui è stata affidata la sceneggiatura, non ancora ufficialmente presentato ma descritto come “un eccellente scrittore di sci-fi”, prima di sottolineare come “gran parte del mondo e delle ambientazioni sono basate su delle sue idee”.

L’argomento successivo ha riguardato le difficoltà nel passare da un’estetica e uno stile in due dimensioni, della vecchia serie, all’utilizzo della CG nel reboot. “Il regista Muto si è preso del tempo per capire e interpretare i design prima di avere dei veri designer per definire le animazioni”, così ha commentato Waki.

Nightow ha poi dichiarato di essere convinto che questa serie piacerà a molti dei fan che in passato consideravano i film e le scene aggiunte nell’anime originale come parte di quell’universo, poiché penso che vi sentirete come mi sento io, anche questo, in qualche modo, è Trigun”.

Infine, il sensei ha parlato di come si approccia alla creazione di un’opera, rispondendo: “provo costantemente a sfidare me stesso. Questa è una combinazione che ho già fatto? Se è così, provo a farne una mai sperimentata”. Diteci cosa ne pensate di queste dichiarazioni nella sezione riservata ai commenti.