Yu-Gi-Oh: l'immenso lascito del maestro Kazuki Takahashi

Yu-Gi-Oh: l'immenso lascito del maestro Kazuki Takahashi
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Kazuki Takahashi, conosciuto principalmente per aver ideato Yu-Gi-Oh, era un artista e un creativo dal talento innato, sempre alla ricerca di nuove idee da sviluppare all’interno delle proprie opere, e capace di trasmettere l’enorme passione che metteva nel suo lavoro agli altri, rendendola senza confini e possibilmente eterna.

Il ritrovamento del suo corpo la mattina del 6 luglio 2022 sulla costa di Nago, nella prefettura di Okinawa, ha sconvolto l’intera community di appassionati. Sebbene però il maestro ci abbia lasciati, la sua fantasia continua a pervadere diversi settori dell’intrattenimento, e per questo vogliamo ricordare l’importanza del suo lavoro ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera.

Nato il 4 ottobre 1961 a Tokyo, Takahashi ha iniziato ad avvicinarsi al mondo del fumetto giapponese in qualità di mangaka nei primi anni ’80. Nel 1990 ha pubblicato il racconto one-shot Fighting Hawk su Weekly Shonen Jump, tornando l’anno successivo con Tennenshoku Danji Buray, poi pubblicato in due tankobon. Per quanto raggiungere Weekly Shonen Jump sia un incredibile traguardo, Takahashi ha sempre considerato le sue prime opere un “flop totale”.

Nel 1996 arriverà la svolta, con l’uscita del primo capitolo di Yu-Gi-Oh, che sarebbe rimasto sulle pagine di WSJ fino al 2004. Nel corso di otto anni Takahashi è stato travolto da un successo impressionante, venendo coinvolto in moltissimi progetti, che lo portarono anche a cambiare radicalmente i toni e i temi della serie.

Nei primi 59 capitoli, infatti, il manga di Yu-Gi-Oh non aveva come elemento centrale il gioco di carte, originariamente chiamato Magic & Wizards, ma si sviluppava anche attorno ad altri giochi. Fu solo in seguito alla miriade di richieste inviate dai fan a WSJ che a Takahashi fu chiesto di approfondire le regole di quel gioco di carte che tanto aveva interessato i lettori. Per questo la serie passò da capitoli incentrati su avventure, a volte anche dai toni horror, ad un susseguirsi di battaglie e tornei di Duel Monsters, come il celebre arco narrativo del Regno dei Duellanti.

La stagione 0 di Yu-Gi-Oh, andata in onda dall’aprile all’ottobre del 1998, proponeva fedelmente alcuni dei capitoli iniziali del manga, e per quanto fosse molto seguita in Giappone non uscì mai da quei confini per la presenza di violenza, e per l’assenza di riferimenti al gioco di carte. Nel 2000 arrivò però la prima, storica, serie che generò un vero e proprio fenomeno mondiale, a cui seguì la produzione di altre stagioni, e l’immensa popolarità del gioco di carte di Konami.

Stando ai dati aggiornati a gennaio 2021, il gioco di carte di Yu-Gi-Oh avrebbe venduto più di 35 miliardi di carte in tutto il mondo, registrando introiti stellari anche grazie videogiochi come Duel Links e il più recente Master Duel, e alla scena competitiva. Una vita ricca di successi che si è purtroppo interrotta prematuramente, e che ricorderemo sempre attraverso l’incredibile arte e fantasia del grande Takahashi.