Capire Israele in 60 giorni (e anche meno)

Capire Israele in 60 giorni (e anche meno)

Il graphic novel della giovane fumettista ebrea-americana Sarah Glidden è stato scritto e disegnato durante la prima visita dell’autrice in Israele: un viaggio offerto a lei come a tanti altri giovani ebrei dalla Taglit-Birthright Israel (un’agenzia finanziata dal governo israeliano e da associazioni private), e che servirà a Sarah per verificare la fondatezza delle proprie convinzioni sulla genesi dell’attuale situazione socio-politica in Terra Santa. Pronta a osteggiare ogni possibile tentativo di “lavaggio del cervello” da parte dell’associazione, e critica verso la politica di occupazione israeliana ai territori palestinesi, l’autrice si troverà invece a mettere in discussione i propri preconcetti e a riconoscere la drammatica complessità di un conflitto sanguinoso e labirintico, che non può conoscere un’unica verità né un’unica soluzione.
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    Capire Israele in 60 giorni (e anche meno): il debutto della fumettista Sarah Glidden
    notizia 14:44, 4 Luglio 2011

    Capire Israele in 60 giorni (e anche meno): il debutto della fumettista Sarah Glidden

    La cronaca di un viaggio: quello di Sarah Glidden, ebrea-americana, per la prima volta nella sua terra d'origine, Israele. E subito si interroga sul significato del conflitto con la Palestina, che perdura da ormai troppo tempo. 208 pagine a colori raccolte da Rizzoli Lizard e pubblicate in questi giorni all'interno della graphic novel Capire Israele in 60 giorni (e anche meno), debutto assoluto nel mondo dei fumetti per la giovane, che ha già conquistato nel 2008 un Ignatz Awards, premi annuali assegnati a Washington, come Promising New Talent.

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