Dragon Ball Super è la nuova serie anime, midquel dell'opera cult di Akira Toriyama, ambientata dopo l'arco narrativo di Majin Bu e prima del finale di Dragon Ball Z. Il dio della distruzione Beerus si risveglia dopo un sonno durato 39 anni e decide di mettersi alla ricerca del Super Saiyan God, un guerriero potentissimo apparsogli in sogno. Dopo averlo affrontato e aver sbloccato la trasformazione divina, Goku, Vegeta e soci dovranno affrontare altri nemici come Golden Freezer e Zamasu, fino a partecipare al Torneo del Potere. La serie viene trasmessa in Italia da Mediaset su Italia 1, mentre l'edizione home video è curata da Yamato Video e distribuita sui nostri scaffali da Koch Media. La serie è prodotta dalla Toei Animation e ha visto la collaborazione di alcuni dei character designer e animatori più blasonati della compagnia, tra cui Yuya Takahashi e Naotoshi Shida. L'edizione italiana è curata da Tania Gaspardo e vede Claudio Moneta, Gianluca Iacono ed Emanuela Pacotto nei panni, rispettivamente, di protagonisti come Goku, Vegeta e Bulma.
L'anime di Dragon Ball Super è terminato nel 2018 con il Tornei del Potere. Da allora il manga è andato avanti di ben tre archi narrativi, ma per il momento tutto tace su un prosieguo della serie televisiva. Come mai? Cerchiamo di analizzare la situazione.
Inutile rimarcare quanto la morte di Akira Toriyama ci abbia profondamente scosso, perciò cerchiamo di capire come le opere che lo vedevano coinvolto, come appunto Dragon Ball Super, andranno avanti senza di lui.
Negli ultimi tempi, abbiamo discusso del motivo per cui quasi tutti i film di Dragon Ball non sono canonici, ma la situazione è diversa per Dragon Ball Super che, fino ad ora, ha dalla sua ben 4 lungometraggi che fanno parte della continuity della serie. Quali sono i migliori scontri di queste pellicole? Parliamone, ma occhio agli spoiler!
Buona parte dell'eredità di Dragon Ball, di ciò che l'opera di Toriyama ha significato per il panorama degli shōnen e per la legittimazione culturale degli anime, deriva da Z. La serie ha codificato uno spartiacque nella saga, al punto che un'opera come Super non potrà mai ripeterne i linguaggi. Anche se tale questione non va riletta negativamente.
Masako Nozawa e Mayumi Tanaka, passando anche per il compianto Paolo Torrisi, hanno fatto dono delle loro voci ai personaggi anime più amati. Tuttavia, il tempo trascorre - e lo fa anche in fretta - anche per loro. Conscia di ciò, la maestra Nozawa ha spiazzato la community di appassionati con una scelta che ha dell'incredibile.
Amatissimo fra i personaggi di Dragon Ball, la crescita di Vegeta nel corso del tempo è stata esponenziale, perciò abbiamo scelto cinque momenti nell'anime di Dragon Ball Super in cui lo abbiamo adorato ancora di più.
Sembra quasi diventato un meme ormai: la parte 2 dell'anime di Dragon Ball Super non si sa se e quando arriverà, perciò scegliamo assieme cinque motivi per cui servirebbe vedere i nuovi episodi tratti dall'opera di Akira Toriyama.
Pochi personaggi sono stati oggetto di una rivalutazione così folgorante come è capitato a Broly in Dragon Ball Super. Se è pur vero che il saiyan abbia sempre goduto di una centralità pressoché assoluta nell'immaginario collettivo degli appassionati, la rivoluzione a cui è andato incontro di recente ci appare memorabile e senza precedenti.
Il Super Saiyan Blue è stata una delle novità più apprezzate della serie di Dragon Ball Super e al momento dell’annuncio di un film dedicato alla riscrittura della leggenda di Broly, molti appassionati si aspettavano che Goku e Vegeta lo avrebbero usato per fronteggiarlo, e le aspettative sono state addirittura superate grazie al ritorno di Gogeta.
Tornato a rivestire un ruolo di primissima importanza durante il Torneo del Potere di Dragon Ball Super, il Maestro Muten è una delle figure più affascinanti dell'universo narrativo creato da Akira Toriyama. Nonostante sia un 'semplice' umano, infatti, è dotato di abilità formidabili, quasi come quelle di Saiyan, Namecciani e androidi!